Abdicazione, amica mia!

Abdicazione Pino Mogavero

Ieri ad Isnello, il discorso di “arrivederci”, anzi di abdicazione, di Pino Mogavero, storico ed incontrastato “Lìder” della comunità madonita.

Abdicazione Pino Mogavero
Pino Mogavero, piazza Mazzini, 4 giugno 2017, giorno dell’abdicazione

Amici ed amiche, come si direbbe ad un comizio che si rispetti, ieri sera, dopo 35 anni di politica attiva e 25 da amministratore , Pino Mogavero, stella del firmamento, e non lo scrivo a caso, ha ufficialmente abdicato al ruolo di Sindaco di Isnello. Abdicato, un termine che pure non uso a sproposito. Mogavero infatti è il bello ed il cattivo tempo della comunutà, l’uomo ovunque, immagine riconosciuta e riconoscibile di questo paese, piccolo, come ama ribadire il suo possibile successore Marcello Catanzaro, ma cazzuto. 

Con Pino ci siamo cresciuti un po’ tutti, vuoi per il suo ruolo medico, vuoi perchè fa pure il ginecologo, vuoi perchè in paese ci si conosce tutti, nella storia di Isnello, il suo percorso, in ogni caso, resterà impresso. Un uomo a cui hanno dedicato un asteroide, non scherzo e ultimamente una pizza, qua scherzo, ma non troppo (pizzeria La Brace, pizza “Gal Hassin”).

25 anni, ci sono Re, Imperatori e Papi che sono durati molto meno. 25 anni fatti di politica, polemica e parzialità, e non lo dico come accezione negativa, anzi, bisogna riconoscere, con una certa invidia, la costanza con cui ha perseverato nel mantenere la sua visione sempre parziale, sia nelle scelte che negli uomini. Perché appunto, all’Imperatore Isnellese, tutto si può dire, tranne di essere stato un incoerente.

Burbero, scontroso e non avezzo all’incontro con la piazza. Uno stile quasi da “macho” della politica, irreplicabile per certi aspetti. Un uomo da saloon piuttosto che da salotto, all’estremo opposto a qualsiasi regola dell’immaginario da politico all’italiana. Niente “carissimo”, niente sorrisi e strette di mano, figuriamoci baci sulla fronte a bambini issati su da genitori in cerca di miracolo, al massimo un “vaffanculo” a denti stretti, tra una tirata di sigaretta e l’altra, mentre spulcia distrattamente un documento, una ricetta medica o l’ultima lettera di congratulazioni ricevuta dalla Nasa.

Insomma uno a cui orgogliosamente non gliene fotte nulla del prossimo, inteso come elettore (della coltivazione dell’elettorato, mi correggo) , ma che è riuscito a crearle un dominio sul territorio di cui dovremo tenerne conto prossimi 20 anni.
Sicuramente, per esempio, per l’ostinazione che lo ha portato a realizzare, tra le frasche delle Madonie, un Parco Astronomico, “Gal Hassin” ritenuto dalla comunità scientifica internazionale, di importanza strategica per la ricerca. Un polo, come ha sottolineato ieri dal palco di Piazza Mazzini lo stesso Mogavero, in grado di pesare sull’intero futuro di Isnello. E la cosa stupefacente è che ha ragione! Volente o nolente questa struttura ormai esiste e sarà sempre al centro del dibattito cittadino in futuro, anche perché, pensate un po’, sarà lui, con molta probabilità, a gestirla. Come già nel presente e nel passato. Insomma, come ha tenuto a precisare nell’addio commosso, Lui ci sarà. Per sempre, nell’eternità. Che lo vogliate o no.

Ferrandelli, amico mio (seconda parte)

“Il candidato locali locali”, così lo apostrofò un servizio di Zoro nel 2012, era ormai ad un bivio: tornare a lavorare fino alla pensione o cercare una pensione per cui lavorare

Il candidato locali locali“, così lo apostrofò un servizio di Zoro nel 2012 (tolleranza Zoro puntata 82), era ormai ad un bivio: tornare a lavorare fino alla pensione o cercare una pensione in cui andare a lavorare. Optò per la seconda. Organizzò un comitato di persone che rinominò i “coraggiosi”. Preparava così il ritorno al suo primo amore: la carica di Sindaco di Palermo.

Devo fare una piccola nota, probabilmente vi starete chiedendo in che consistesse il coraggio, se nello schierarsi con un deputato dimissionario o nel chiamarsi proprio coraggiosi. Questo però, non lo sapremo mai. Nasce così un nuovo Fabrizio, quello della solitudine coraggiosa, pronto ad investire risorse e persone, nel tentativo di non finire schiacciato dal peso della memoria.

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Appello per Crocetta Presidente: la lettera

Rosario Crocetta - Presidente

Insieme all’Associazione Fascio e Martello abbiamo promosso un appello per liberare la Regione dalla Mafia con Crocetta Presidente

Pregiatissimo Dott. Crocetta

A scriverle questa lettera, è un gruppo di giovani palermitani.
Il motivo di queste righe è molto semplice. Le chiediamo accoratamente di essere il “nostro” candidato alle prossime elezioni regionali. Ci riconosciamo appieno in lei, nel suo modo di combattere la mafia e voler sradicare da questa nostra terra, l’erba cattiva, che ormai, da troppo tempo ci opprime e ci impedisce di crescere.
Non vorremmo essere retorici o sembrarlo, non siamo dei ragazzi di estrema sinistra, abbiamo orientamenti politici molto diversi gli uni dagli altri, ma in questo caso non c’entra nulla il “partito”.
Noi riteniamo che lei sia la persona giusta per mandare avanti la nostra regione e unanimemente abbiamo deciso di avviare una raccolta di consensi popolari, per chiedere in massa la sua candidatura come prossimo Presidente della Regione Sicilia. Vogliamo, anzi pretendiamo, che la nostra terra abbia un’immagine diversa ed una mentalità diversa. Non si può più tollerare la presenza di elementi che, per mero interesse personale, occupano posti di potere, non curandosi di arrecare danni a ciò che amministrano.
La nuova immagine di cui parliamo, la rivediamo in lei. Non sappiamo neppure se sarà d’accordo o se queste parole le faranno piacere, chiaramente ce lo auguriamo. Questa volta vorremmo essere noi siciliani a scegliere il nostro candidato, il nostro Presidente, non vogliamo più uomini imposti dai partiti. La libertà, crediamo stia anche in questo, nel poter decidere di dare fiducia ad una persona che stimiamo, a qualcuno che ha tutta la nostra fiducia e soprattutto ad un uomo che ha dimostrato, combattendo ogni giorno, di essere un amministratore degno di questo nome ed una grande persona.
Abbiamo creato un blog, che spiega le ragioni di questa scelta. Sul blog è presente un link, che dà possibilità di firmare e dare il proprio consenso, appoggiando questa nostra idea.

Noi ci crediamo

Ass. Culturale Fascio e Martello

http://www.fascioemartello.it