Fatti pregare! Il nuovo podcast

🎙️ Nuovo Podcast!

🎧 Benvenuti nel primo episodio di “Fatti Pregare”, il podcast che commenta in pillole la verità ovvia.

📢 Carmelo Di Gesaro insieme a Edoardo Camponeschi tornano per un nuovo progetto prodotto dal Malvagio Pensiero, dove gli argomenti, invece, sono scelti a caso. 🎲

In questo primo episodio, esploreremo le straordinarie coincidenze che ci incastrano e ci spingono ad ammettere la verità. Quando una serie di “circostanze sfortunate” si allinea e confessare diventa quasi un obbligo.

💡 State per scoprire come la verità si nasconde tra le pieghe di un mondo che si fa pregare per rivelarla. Non perdetevi nemmeno un episodio di “Fatti Pregare”! Seguiteci per una dose di commenti sinceri e riflessioni audaci.

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Il signor Charles

🎙️📔 Diario di un disoccupato: Episodio 18 📔🎙️

Buongiorno Italia! ☕️ Siete pronti per un nuovo appuntamento con “Diario di un disoccupato”? Oggi vi racconteremo il sogno di un picciotto del bar.

Nel cuore di questa storia c’è il signor Charles, un uomo affascinante, un vero signore, che per anni ha lavorato come banconista in un bar. 👨‍🍳☕️

Ma non finisce qui! Alla fine dell’episodio, abbiamo avuto il privilegio di avere una piacevole chiacchierata con Francesca Corsi, che, negli anni d’oro della colazione, possedeva e gestiva un bar a Roma. Francesca ci svelerà alcuni retroscena interessanti e curiosità dietro le quinte.

Non potete perdervi questo episodio speciale! 🎉 Scoprirete quanto sia importante sognare e perseguire i propri obiettivi, anche nelle professioni più inaspettate.

Che aspettate? Sintonizzatevi su Spotify e immergetevi nell’affascinante mondo del signor Charles e delle sue avventure da banconista del bar. 🎧✨

#DiarioDiUnDisoccupato #Episodio18 #Podcast #BaristaLife #Caffè #Sogno #Retroscena #FrancescaCorsi #BuongiornoItalia #AscoltaSuSpotify

Ascolta l’episodio qui: https://open.spotify.com/show/2ZuXInoG3jx8tvsY1S6po3

Link al sito ufficiale: https://www.williamgalt.it/2014/06/diario-s1-g18-charles-il-sogno-del-picciotto-di-un-bar/

Lasciando andare Godot

📢💼🎙️ Nuovo episodio in arrivo!

“Eredi naturali di Dario Baldan Bembo”. Bentornati a tutti voi, come sempre, disoccupatissimi!

In questa puntata, affronteremo un tema fondamentale: l’amicizia e il suo ruolo nell’auto-miglioramento. Ma attenzione, non lasciatevi ingannare, perché l’amicizia non è eterna…

Oggi, per ragioni misteriose, vi svelerò i pregi e i difetti di Godot, alias Egidio Saltafossi Manifesti Rando. E per concludere in bellezza, avremo il piacere di fare una chiacchierata con Arianna Quartararo, un’amica di lunga data originaria di Palermo, dipendente del settore matrimoni del Comune di Torino.

p.s.
Vi ricordo che tutti i personaggi, luoghi ed eventi menzionati, se non chiaramente specificato, sono puramente frutto della nostra fantasia e non hanno alcuna connessione con persone, luoghi o fatti realmente esistiti.

Ascolta l’episodio qui:https://open.spotify.com/show/2ZuXInoG3jx8tvsY1S6po3

Torna il diario di un disoccupato, Episodio 15

🎶🎙️🌟 Ascoltatori neomelodici e non, è arrivato il momento di raccontarvi come sono diventato un canazzo di bancata grazie a un colpo di fortuna! Una storia avvincente che non potete perdervi.

🔥🍀Dopo il racconto, vi attende una breve chiacchierata con il Direttore del quotidiano La Stampa, Massimo Giannini. Parleremo del tema “Tiktok: quale strumento per combattere la disoccupazione?” Saranno spunti interessanti che non potete assolutamente perdere!

💼💭Inoltre, non potremmo iniziare meglio l’episodio senza la fantastica musica d’introduzione. Il talentuoso artista Santy Agliata ci ha regalato un’esclusiva con il brano intitolato “Dimme ca me vo bene”. Preparatevi ad immergervi in questa melodia unica, creata appositamente per il Diario di William Galt.

🎶📔Non lasciatevi sfuggire questa imperdibile puntata! Cercate “Diario di un Disoccupato” su Spotify e lasciatevi coinvolgere dalla mia avventura e dalle interessanti conversazioni che vi aspettano.Link in bio per l’ultimo episodio! Preparati a vivere un mix di emozioni e a scoprire nuovi aspetti della mia vita.

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Il link al sito: https://www.williamgalt.it/2014/06/diario-s1-g15-tu-quindici-anni/
Il link spotify: https://open.spotify.com/episode/4LdSJFobgOyLbpIxfepBLg

19 agosto – Presentazione a Isnello di 645

Il 19 agosto 2020 alla Casetta Rossa di Viale Impellitteri, si presenta a Isnello “645: Una storia d’amore ritratto di un’epoca” di Carmelo Di Gesaro.
Insieme all’autore interverranno il Sindaco di Isnello, Marcello Catanzaro e Luciana Cusimano. Modera il giornalista palermitano e autore de Il Malvagio Pensiero Giovanni Scarlata. Letture dal vivo di Giuseppe Spignola!

Sei, quattro, cinque, è una storia d’amore fatta di dialoghi immaginari, “dialoghi sordi” e sentimenti che non trovano corrispondenza. Questa non è la storia di due persone soltanto, i personaggi alle volte non hanno nome, sesso, luogo o tempo esatto. È un racconto introspettivo che ripercorre, in un lungo fotogramma, il quotidiano di un uomo innamorato.

Segui l’evento su facebook: https://www.facebook.com/events/389603555348116/

Il libro si può acquistare su Amazon, sia in versione cartacea che Kindle, al link https://bit.ly/Acquista_645.

Amy Winehouse: la voce dell’aperitivo (con podcast)

Amy Winehouse con la sua voce calda, avvolgente, ti accoglie come un abbraccio appassionato; nella sua breve vita è riuscita a fare innamorare il mondo. Artista straordinaria, con un look da far girare la testa, è diventata la colonna sonora degli aperitivi più blasonati e degli uomini in amore.

Il suo unico difetto?
Aver dato vita alle cosiddette Emowinebar, improbabili emulatrici seriali che a guardarle bene sembrano un prodotto tipico della via dei presepi di Napoli.

Testo: Carmelo Di Gesaro
Voce: Edo e Ménéstrandise Audiolibri
Disegni: Anna Francesca Schiraldi e Schiraldi Art

Leggi il testo qui: https://www.ilmalvagio.it/2020/08/09/amy-winehouse-la-voce-dellaperitivo-con-podcast/

La questione delle grigliate sui tetti

Fino ad ora, nella lotta al coronavirus, al rispetto delle regole, tutto sommato, la città di Palermo aveva mantenuto una sua dignità.
Certo, ripensandoci, allo scattare dell’allerta nazionale sono stati presi d’assalto i negozi h24.
Poi qualcuno ha alzato il tiro volendo saccheggiare i supermercati e adesso, giusto per non farsi mancare nulla, siamo alle feste e grigliate sui tetti.
Ora, oltre alla discutibile scelta di arrostire sul tetto di un palazzo, che non mi stupisce più di tanto poiché già visto in tempo di pace, queste persone non tengono in conto il fatto che i tetti non sono progettati per essere calpestati in massa e per farci balli di gruppo, mettendosi dunque pericolosamente a rischio.

https://bit.ly/2K3fvEV

Il Cannolo di Piana (degli Albanesi)

Cannolo di Piana degli Albanesi

Nell’immaginario collettivo, quando qualcuno racconta di essere siciliano la prima cosa a cui ti associano è il cannolo. Di per sé la cosa non sarebbe male: questa nuova associazione di idee stereotipate sui siciliani, infatti, ha ribaltato una classifica che noialtri non gradivamo tanto.

Ce n’è voluto di tempo, ma alla fine la ricotta ha dominato su tanti altri luoghi comuni sulla Sicilia e la sua gente! Quindi, quando dico che vengo dalla Sicilia, sottintendo cannolo. E’ una formulazione di pensiero automatica che ormai è evidente persino a me, che fino a vent’anni non apprezzavo nemmeno questo capolavoro della pasticceria nostrana. Ancora adesso non saprei spiegarmi il perché di tale ragione, ma dopo i vent’anni ho scoperto di aver perso un pezzo importante della gioventù, come quando sei fidanzato per tanto tempo e lei alla fine ti lascia per uno appena incontrato sul treno.

Ecco quell’amarezza lì che però ho superato nel Natale 2001, proprio dopo aver rotto con la mia ex – vedi il caso – quando per la prima volta sono entrato nel trip della ricotta di pecora mescolata in un’alchimia con zucchero e gocce di cioccolata, e confezionata ad arte all’interno di una cialda croccante e fresca, che al solo morso ha cancellato due anni di inferno e regalato la felicità eterna di una nuova dipendenza.

Il cannolo di Piana degli Albanesi da allora è la mia “droga dolce”! Girano tante leggende sui cannoli di Sicilia, tipo che il dolce chiamato cannolo di Dattilo (TP), sia il migliore: tante storie a mio avviso narrate per creare un senso di concorrenza che in realtà non esisterà mai. Perché semplicemente nella mia regione ogni provincia ha le sue peculiarità a cui il cittadino resta legato e affezionato sia in terra natale che al di fuori di essa.

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Il trionfo degli anelletti al forno. Leggilo su Prodigus.it

Trionfo degli anelletti

“Il Signore degli anelli” di J.R.R. Tolkien, presumibilmente è stato pensato in Sicilia ed in particolare ispirato ad uno dei principali pastai di Palermo. Non trovo altra spiegazione al fatto che l’unica regione d’Italia in cui si trovano e si consumano gli anelletti di pasta, sia la nostra. Eppure, nonostante questo, i pastifici più antichi e importanti del territorio, lottano con la crisi di questo nuovo decennio e purtroppo, tanti hanno chiuso o stanno per chiudere i battenti.

Nonostante questo, la pasta al forno, anzi, gli anelletti al forno alla palermitana, e sottolineo alla palermitana, non cesseranno mai di esistere, un po’ come la mia fame.

Se dovessimo fare un’intervista all’anello, sicuramente si vanterebbe delle sue tante qualità; la sua perfezione circolare, lo spessore corposo, la resistenza al forno, il suo essere tutt’uno col pisello, un saturno sui nostri piatti.

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Scopri la pasta con la glassa su Prodigus.it

pasta con la glassa

Cremosa, saporita, gelatinosa, arricchita con caciocavallo grattugiato e prezzemolo fresco: la pasta con la glassa è, senza che nessuno si offenda, il mio primo preferito!

Già con il nome “glassa”, questo piatto si presenta agli avventori come qualcosa di succulento e appagante, ma al di là di ciò che state pensando, con glassa palermitana non ci si riferisce al bianco zucchero che ricopre tanti dolciumi locali: è infatti un sugo che nasce dal recupero di un secondo piatto a base di carne, l’aggrassato – anche conosciuto come agglassato.

La glassa invero è il risultato di uno spezzatino di manzo e patate che, sfilacciato a dovere e ben intriso di liquidi, muta dal suo aspetto primario a tocchetti in una sorta di crema lucente e profumata, di color oro, che si presta perfettamente a divenire parte di una nuova ricetta.

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