La vastità del vuoto renziano di Sicilia

Si è svolto questo fine settimana l’evento del cambiamento renziano di Sicilia promosso dal Sottosegretario al Miur Davide Faraone

I siciliani renziani nello scorso weekend hanno promosso una di kermesse dal nome “cambiamenti 2.0”, semplicemente, la seconda edizione della “Leopoldina” sicula. Dell’evento, sia prima, ma anche (fa molto Veltroni) dopo, si sa veramente pochissimo, principalmente che sul palco si sarebbero alternate diverse personalità provenienti dal mondo della società e, soprattutto, politici. In poche parole, una “reunion” per misurare il gradimento dell’organizzazione “faraonica” in vista delle prossime elezioni regionali.

In ginocchio da te (cit.) Foto d'archivio
In ginocchio da te (cit.) Screenshoot d’archivio

Qualcuno l’ha definita un “flop”, qualcun altro un successo, non sta a me giudicare il risultato finale dell’evento. Posso però sottolineare che i quotidiani non sono riusciti a tirar fuori uno straccio di notizia e/o dichiarazione da farci leggere. Anomalo dato per un “vasto” incontro di politica locale con Ministri e dirigenti di partito impegnati a promuovere il cambiamento di questa regione.

Personalmente l’unico dato che mi ha veramente colpito è stato lo “Smack&Smack” che non è un finanziamento per start-up, ma il doppio bacio che il “promosottoSegretario” ha riservato ai suoi ospiti al termine di ogni intervento:

Comunque, per farla breve, il terzo giorno, cioè l’ultimo atto, poco prima della partita del Palermo, il promotore Capo dell’iniziativa, Davide Faraone, è però riuscito a far passare un messaggio, poi ripreso da alcuni sodali d’area nonché da tutti i media: “Se io vi dichiarassi il sostegno a Crocetta che si vuole ricandidare mi considerereste da trattamento sanitario obbligatorio”.

Dal pubblico arrivavano lunghi applausi, baci, fiori, reggiseni, copie invendute del libro del Sottosegretario, insomma finalmente c’era qualcosa su cui poter dibattere!

Subito dopo arrivava la risposta del Presidente Crocetta via tweet: “L’unico incarico presidenziale al quale può aspirare ? Quello di presidente della Leopoldina sicula flop.”

E così via per tutta la serata. Successivamente, infatti, intervenivano nell’interessante dibattito, interessante quanto un porno con idraulico e casalinga, tutti gli altri; da Cancelleri a Falcone (quello di Forza Italia) fino ai piccoli dirigenti d’area.

Insomma ci è cascato e ci sono cascati tutti. L’obiettivo di Faraone è stato raggiunto: si può tornare a far traballare il Governo discutendo del nulla.

La cacciata di Battiato

Posso offrire la mia visione faziosa sulla vicenda della cacciata di Franco Battiato? Ovviamente, a differenza di quella di Zichichi, non la condivido!

Veramente vogliamo negare quanto sia stata importante la sua presenza per il rinnovamento e il cambio di immagine di questa regione? Che valore si può attribuire alla scelta di un artista, con quarant’anni di brillante carriera, di utilizzare la propria storia per offrire un’immagine di cambiamento a una regione spesso associata solo ad eventi negativi? Quanto gli sarà costato e quanto gli costerà personalmente tutto questo?

Vogliamo farcele queste domande?

Franco Battiato ha probabilmente sbagliato nei toni, ed è evidente che un assessore di una Regione così importante non possa esprimersi “sboccatamente” e liberamente in una pubblica occasione. È pur vero però, che un assessorato non si muove soltanto sulle espressioni del suo Assessore.

Più o meno velatamente, qualcuno, indica nella mancata programmazione del turismo, dovuta soprattutto alla sua assenza dagli uffici, la vera ragione dell’allontanamento. Su questo però ho esistono opinioni da tavola calda e pochi dati oggettivi. È palese che il bilancio progressivo di un assessorato non ottiene la stessa attenzione di una frase sbagliata al momento sbagliato. Ma ci vogliono i dati. Quelli che spesso mancano ai commentatori.

Inoltre è da chiarire al mondo che la politica è certamente influente sulle scelte di una amministrazione, ma, dietro alle scrivanie, vi si trovano poi dirigenti, funzionari e impiegati che hanno un ruolo molte volte più decisivo di un assessore. Infine, si apprende sempre dalla stampa che l’assessorato al turismo sia stato completamente svuotato dalle risorse economiche di un tempo. Quindi, quali sono le responsabilità politiche di Battiato?

E poi, in poco tempo, 4 mesi, cos’altro si poteva fare? Boh.

La cacciata di Battiato dunque è ingiusta e ingiustificata.

Franco Battiato resta un simbolo di questa Regione ed ho trovato rivoluzionario il fatto che ci abbia messo la faccia. È inopinabile la sua storia artistica, inarrivabile. Nessuno deve negargli il merito d’averci messo l’impegno e la voglia di provarci. Anche se fosse stato soltanto per il valore della sua presenza.

La Sicilia con questo governo, e quindi anche grazie al cantante catanese, è “tornata”, anzi, è finalmente,  al centro del dibattito nazionale come modello e non come cattivo esempio da cui prendere le distanze. Paghiamo 60 anni di “gap istituzionale” e almeno una decina di questi, lo sappiamo bene, sono pagine da cancellare dai libri di storia.

Ripulire l’immagine di questa regione, a mio modo di vedere, è stata una sfida ampiamente riuscita. Questo è l’inizio di una rivoluzione, e lo dobbiamo anche a Franco Battiato, nel bene e nel male.

scritto per fascioemartello.it