Go Crocetta Go. Un anno dopo

Il governo regionale di “Ciccu-Crocetta” si trascina al primo anno di attività. Tra gioie e tanti dolori, qualche migliaia di polemiche, un centinaio di cortei, due dozzine di tirate di uova ed una para di improvvisati “anticrocettiani”, proveremo a fare una analisi di questi lunghissimi mesi.

Gli annunci, i migliori slogan sul mercato. Rosario Crocetta è un maestro della comunicazione, talvolta incomprensibile per via della frenesia della parola che lo contraddistingue, riesce però a entrare nel cuore dei siciliani come pochi sanno fare. Ha la parola giusta al momento opportuno, conosce i sentimenti e li sa accarezzare, coccolare ed anche aizzare.

L’incredibile carisma comunicativo, in controtendenza al clima politico attuale, si è scontrato più con il muro della polvere burocratica di una regione insensibile al cambiamento che con le masse. C’è da dire in realtà che talvolta è lo stesso Presidente a dare l’impressione d’improvvisare, cosa che gli ha procurato non poche seccature, ma questo al momento non è sembrato un problema.

A salvarlo è sicuramente l’innato sesto senso ed il fiuto per il malaffare.

Nella sua travolgente azione spesso, anzi molto spesso, ha preso di mira obiettivi incomprensibili poi scoperti autentici “successi investigativi”. Lo abbiamo visto nella formazione, nel turismo e speriamo di vederlo ben presto in altri settori chiave del sistema Sicilia.

Nel frattempo revoca appalti, trasferisce dirigenti, ruota migliaia di funzionari, congela la formazione, cancella le provincie, muove la sanità, avvia una battaglia contro gli americani, riforma gli ato e gattopardizza la politica.
Insomma Rosario è sempre di più croce e delizia di questa regione, è riuscito a mettersi chiunque contro (per i giornali), ma al tempo stesso il suo movimento “il megafono” nei due momenti elettorali di questo 2013 ha inanellato una serie di ottimi risultati.

Da lì la possibilità di una proiezione nazionale del suo movimento e addirittura la ventilata ipotesi di sfida per la segreteria nazionale del partito democratico.

Partito che in questi giorni sta mostrando insofferenza verso l’istrionismo mostrato dal gelese profilando una lunga battaglia in vista delle prossime elezioni interne.

Certo non una mossa lungimirante, giacché per la prima volta questo centro-sinistra si trova alla guida della Sicilia e dato che l’accentramento sin qui operato gli ha fruttato un grosso aumento d’immagine.
Ma il Pd si sa, ci tiene a frantumarsi proprio nei momenti migliori.

Un dato comunque è certo, nessun Presidente in questi ultimi anni è riuscito a smuovere la macchina regionale allo stesso modo e in così poco tempo. Nel bene e nel male, è riuscito a svegliare e preoccupare chi in questi anni si è goduta la pacchia del lauto stipendio fisso e mettere in discussione un sistema oliato di malaffare e corruzione.

Insomma, go Crocetta go.

da fascioemartello.it

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